(Teleborsa) – chiude il 1° trimestre con un utile netto in crescita del 36% a 66,6 milioni di euro, realizzando il secondo miglior trimestre di sempre.I risultato peraltro incorpora anche un impatto netto positivo di 1,7 milioni legato all’applicazione dei nuovi
principi contabili IFRS 15 e IFRS 16.
“Siamo molto soddisfatti della crescita in questi primi tre mesi dell’anno, non solo per la forza dell’espansione commerciale che ci proietta verso un nuovo massimo con segnali molto positivi dalla raccolta e dai flussi di nuovi clienti, ma soprattutto per la qualità di questi numeri specchio di una crescente diversificazione delle fonti di ricavo”, ha sottolineato l’Amministratore Delegato Gian Maria Mossa.
“Stiamo raccogliendo i frutti del grande lavoro fatto nei mesi passati, dove abbiamo impostato un nuovo modello di crescita sostenibile puntando sulla qualità e massima trasparenza nella relazione consulente-cliente, che ci sta premiando”, ha aggiunto il manager affermando “per queste ragioni guardiamo con grande fiducia e ottimismo alle prospettive della banca per i prossimi mesi”.
Il margine di intermediazione è aumentato del 17% a 133,6 milioni (+15% al netto della rettifica per i nuovi principi contabili). Le commissioni di gestione sono risultate pari a 155 milioni, in linea con il dato del quarto trimestre 2018 (-2% rispetto all’anno prima). Il margine finanziario si è attestato a 19,9 milioni contro i 28,5 milioni dello scorso anno e sconta la volatilità di alcune voci ed il calo delle attività di trading. Al contrario, il margine d’interesse è aumentato in misura significativa a 15,9 milioni (+19,9%).
I ratio patrimoniali hanno rilevato un impatto straordinario pari a 80 bps e 87 bps in sede di prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16, rispetto al CET1 ratio che si attesta al 16,6% ed al Total capital ratio (TCR) al 18%.