(Teleborsa) – In relazione alle dichiarazioni odierne del Vice Presidente Di Maio, Autostrade per l’Italia ribadisce quanto già chiarito dallo società il 7 ottobre 2018 e ricordato pubblicamente ieri da SPEA. Il progetto del 2003 relativo alla demolizione con esplosivi del Ponte Morandi era in realtà un semplice studio di fattibilità commissionato da SPEA circa la decostruzione del Ponte Morandi (anche per mezzo di esplosivi), studio finalizzato alla sostituzione dello stesso con un Ponte con capacità raddoppiata a 4 + 4 corsie sulla stessa impronta a terra, per poter servire anche il traffico della costruenda Gronda.
La costruzione di un nuovo ponte sul Polcevera con capacità doppia – sottolinea una nota – era solo una delle tante opzioni di attraversamento del torrente studiata in quegli anni: tali opzioni vennero successivamente discusse a partire dal 2008 in Dibattito Pubblico, all’interno del quale l’opzione in questione fu considerata meno efficace di quella ad oggi prevista nel progetto Gronda con attraversamento a Bolzaneto.
Ogni ipotesi che tale studio di fattibilità fosse correlato a eventuali problemi del Ponte Morandi, come pure che la scelta finale sia stata fatta sulla base di considerazioni economiche di costo – conclude Autostrade – è dunque totalmente fantasiosa e pretestuosa.