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Autonomia, Di Maio: vertice per sciogliere nodi. Salvini punge M5S: troppa sintonia con PD

(Teleborsa) – L’appuntamento ormai prossimo delle Europee, fissato per il 26 maggio, agita ancora di più le acque di Governo che a dire il vero calme non sono mai state con Salvini e Di Maio che non si risparmiano battute e punzecchiate.

Un botta e risposta a distanza senza esclusioni di colpo con l’obiettivo di mostrare le differenze in vista del 26 maggio. Da un lato, il Carroccio accusa i colleghi di Governo di voler correre tra le braccia del Partito democratico. Dall’altro i grillini rilanciano il caso del sottosegretario leghista Armando Siri dipingendo i soci come “pezzi della vecchia casta”. Intanto tutto rimane fermo in attesa che si concluda la campagna elettorale.

“Dobbiamo fare l’autonomia, il salario minimo orario, la flat tax, la norma sulla trasparenza delle nomine in sanità, il taglio degli stipendi ai parlamentari, la legge sul conflitto di interesse”, elenca il capo politico M5S, “ma serve un vertice di Governo per dirimere i nodi, come abbiamo sempre fatto”. Lo ha detto il Vicepremier Luigi Di Maio, in conferenza stampa al Senato sull’emendamento al Ddl Calabria per introdurre criteri meritocratici nelle nomine dei direttori generali della Sanità.

DI MAIO: “CHIEDO A SALVINI VERTICE DA UN MESE” – Tanti i fronti bollenti, uno dei quali è senza dubbio l’autonomia delle regioni, su cui, incalza Di Maio, “sto chiedendo da un mese un vertice di Governo, ma dopo la richiesta di dimissioni di Siri il capo della Lega l’ha presa sul personale” .

SALVINI PUNGE GLI ALLEATI: TROPPA SINTONIA CON PD – “Il signor Di Maio – replica stizzito Salvini – lo venga a spiegare ai veneti e ai lombardi che si è rimangiato la parola data, perché io di parola ne ho solo una. Mi sembra invece che ci siano un po’ troppi no. I signor no non costruiscono nulla, in Italia abbiamo bisogno di sì”.

E rincara la dose: “Io per 11 mesi ho mantenuto la parola con gli italiani e con i 5 Stelle. Inizio a notare troppi accoppiamenti fra PD e 5 Stelle, troppa sintonia”, prosegue Salvini. “No alla flat tax, no ad Autonomia, no al nuovo decreto sicurezza. E magari riapriamo i porti – aggiunge . Mi spieghi qualcuno se vuole andare d’accordo con il PD o con gli italiani e la Lega rispettando il patto”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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