(Teleborsa) – La banca centrale australiana abbatte, per la prima volta dal 2016, i tassi di interesse. Il costo del denaro è stato ridotto di 25 punti base, al minimo record dell’1,25% dall’1,50% precedente. Alla base della decisione, il rallentamento dell’economia e dell’inflazione.
“L’outlook per l’economia globale rimane ragionevole” – spiega l’istituto guidato da Philip Lowe – “ma anche che i rischi al ribasso provenienti dalla guerra commerciale sono aumentati“. La crescita del commercio internazionale “resta debole” e l’aumento delle incertezze “sta condizionando i piani di investimento in diversi paesi”.
Nel mese di aprile, le vendite al dettaglio in Australia sono scese dello 0,1% su base mensile. Il dato si confronta con un rialzo dello 0,2% atteso dagli analisti e dello 0,3% registrato nel mese precedente. Su base annua, la crescita è stata del 2,8% più lenta rispetto al precedente +3,5%.