(Teleborsa) – Si è tenuta oggi, 18 aprile 2019, l’Assemblea di che ha confermato i vertici del CdA del gruppo leader delle infrastrutture e trasporti a livello globale. Il presidente del Gruppo Fabio Cerchiai ha ricordato le 43 vittime della tragedia del Ponte Morandi a Genova e l’imprenditore Gilberto Benetton, scomparso il 22 ottobre scorso dopo una lunga malattia, “nostro Consigliere di Amministrazione e nostro azionista di riferimento”.
Nel suo intervento in Assemblea, Giovanni Castellucci, Amministratore Delegato della società, ha definito il 2018 come “un anno un po’ particolare” proprio a causa di questi eventi. L’anno appena trascorso, però, è stato anche un “anno di svolta”, grazie all’acquisizione di Abertis. “Un anno a valle del quale possiamo dire finalmente che il processo di diversificazione internazionale è arrivato finalmente a un punto importantissimo di svolta. I dati parlano di un Gruppo con oltre 10 miliardi di ricavi e 7,3 miliardi di Ebitda, la maggioranza fuori dall’Italia, finalmente, 30 mila dipendenti, 3 milioni di passeggeri aeroportuali: questi numeri parlano di un Gruppo leader nel mondo per diversificazione, per dimensioni e per opzionalità”, ha detto Castellucci. “Sono molto fiducioso che da questa iniziativa che è partita bene potranno arrivare grandi opportunità e soddisfazione per questa assemblea e per gli azionisti. Possiamo dire che il complessivo del debito residuo dopo le vendite di asset non strategici è circa 7,8 miliardi, che ci lasciano in Abertis circa 1 miliardo di liquidità disponibile. Quindi questa operazione ha ampiamente e brillantemente superato la verifica del mercato, non solo azionario ma anche del debito e questo ci rende fiduciosi”, ha aggiunto il numero due della società.
Sul tema Aeroporti di Roma l’AD ha sottolineato che “il nostro obiettivo è crescere, crescere in maniera efficiente, far crescere la capacità per tener dietro alla crescita dl traffico. “A me non piacciono gli aeroporti giganti – ha chiarito Castellucci – , meglio un aeroporto della giusta dimensione, magari un po’ più piccolo ma veloce e attraversabile. E’ per questo che stiamo studiando una soluzione alternativa rispetto al famoso progetto di Fiumicino nord per crescere più gradualmente senza consumo di territorio e lo stiamo facendo in stretto collegamento con l’ENAC”.
Su Autostrade per l’Italia (Aspi), invece, c’è una “situazione di forte dialettica con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, circa le cause, modalità e motivi per il crollo del ponte di Genova”. Aspi “è in attesa di autorizzazione su progetti pronti a partire, cantierizzabili entro fine anno, per circa 4,9 miliardi di euro” destinati alla Gronda e al progetto del Passante di Bologna.
Castellucci ha poi indicato un’altra priorità per Atlantia: la solidità finanziaria e la cautela negli investimenti. “La solidità finanziaria è per noi l’elemento fondamentale. Noi abbiamo un rating tripla B di Standard & Poor’s, seppur con outlook negativo, ma determinato dalla situazione complessiva del paese, ed è un rating che noi vogliamo mantenere”.
“Il rating che S&P ci ha dato è tripla B nonostante il rischio sovrano e tutti i vari eventi che ci stanno coinvolgendo. L’efficienza del debito, la solidità finanziaria e la cautela negli investimenti restano priorità essenziali per noi nei prossimi anni, avendo già fatto un grande investimento di cui siamo ad oggi molto soddisfatti”, ha detto Castellucci.
Non sono mancate le domande su Alitalia, un fronte sul quale l’AD di Atlantia ha dichiarato, al momento, “non esserci “nulla. Il CdA non ha mai affrontato il tema “che sarebbe un fronte per ora complesso“, affermando la speranza che “Alitalia venga risanata, ristrutturata e rilanciata per poter competere. Ma abbiamo talmente tanti fronti aperti che aprirne un altro, particolarmente complesso, non ce lo possiamo permettere“.
I dati di traffico registrati sugli asset già gestiti dalla Capogruppo sono, d’altra parte, molto positivi. Atlantia ha registrato infatti, nel primo trimestre del 2019, un aumento del traffico sulle autostrade in Italia del 2% rispetto al primo trimestre del 2019. Il traffico delle autostrade mostra una crescita del 5,1% in Spagna, dell’1,6% in Francia, del 3% in Cile e del 2,3% in Brasile mentre sul fronte aeroportuale, oltre agli Aeroporti di Roma in crescita del 3,5% quelli della Cote D’Azur hanno segnato un +4%.