(Teleborsa) – L‘industria italiana delle tecnologie elettrotecnica ed elettronica si accoda al comparto industriale italiano e mostra a settembre 2019 segnali di debolezza, confermando la sostanziale stagnazione economica.
È quanto sottolinea ANIE, la Federazione che raggruppa le imprese del settore elettronico ed elettrotecnico, nel commentare i dati sulla produzione industriale diffusi da Istat.
Nel dettaglio, la produzione elettronica ed elettrotecnica a settembre 2019 ha evidenziato una sostanziale stabilità dei livelli di attività industriale rispetto allo stesso mese del 2018, contro il dato del -2,2% per la variazione media del manifatturiero nazionale.
Nel confronto congiunturale, a settembre 2019 rispetto ad agosto 2019 l’industria elettrotecnica ed elettronica ha mostrato un incremento della produzione industriale pari all’1,1%, superiore rispetto alla media nazionale del +0,3%.
Il confronto su base annua per il periodo gennaio-settembre 2019 vede un calo cumulato della produzione industriale dello 0,7%; anche in questo caso il dato è migliore rispetto al -1,5% della media del manifatturiero nazionale.
“Dopo i mesi estivi lo scenario macroeconomico e i ritmi produttivi confermano un profilo debole“, ha commentato il presidente di Federazione ANIE Giuliano Busetto che ha ricordato come “diversi segnali fra cui l’indice PMI per le imprese manifatturiere italiane, segnalano un contesto di incertezza“.
Tra le motivazioni indicate da Busetto, oltre al quadro europeo e all’economia tedesca in forte calo, a far sentire gli effetti c’è anche la stagnazione interna.
“In questo scenario incerto, la variabile su cui fare leva in chiave anticiclica per sostenere la crescita resta quella degli investimenti, un fattore competitivo irrinunciabile per intercettare le nuove direttrici dell’innovazione tecnologica declinata nelle soluzioni 4.0“, ricorda il presidente di ANIE.
Il comparto ha registrato dati più positivi rispetto alla media nazionale grazie all’uso di tecnologie innovative e abilitanti che, conclude Busetto, “sostengono la produttività anche in un contesto di estrema debolezza”.