(Teleborsa) – Dei 150 miliardi stanziati per le infrastrutture nelle ultime tre Finanziarie, è stato speso solo il 4%. È quanto emerso dal convegno “Sblocca cantieri quali risorse” organizzato da Ance.
Nel dettaglio, prosegue l’associazione dei costruttori edili, del Fondo da 60 miliardi costituito presso la Presidenza del Consiglio, dei 3 miliardi disponibili per il 2018, sono stati spesi circa 300 milioni.
A questo si aggiunge solo il 19,6% (10 miliardi) dei Fondi europei 2014-2020 speso, su un totale di 51 miliardi disponibili, nella metà del tempo a disposizione, essendo già passati 5 anni dei 10 disponibili.
Anche il Fondo di coesione e sviluppo, che ha in dotazione 492 miliardi principalmente per l’infrastrutturazione del territorio, ha visto l’utilizzo del 1,5%, ovvero 32 miliardi.
“In queste ore stiamo lavorando senza sosta per riavviare o accelerare le tantissime opere utili che il Paese chiede“, è stato il messaggio arrivato dal ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, al convegno Ance.
“Il decreto sblocca-cantieri – aggiunge Toninelli – è una prima, importante risposta sia sul fronte della semplificazione e della trasparenza del quadro regolatorio, così da aiutare tutte le stazioni appaltanti e gli operatori e mettere a terra le tante risorse che oggi rimangono come imprigionate dalle gabbie della burocrazia, sia sul versante di quei grandi cantieri che da anni marciano troppo lentamente o non marciano affatto e che necessitano di una spinta per ripartire”.
“Assieme al ritorno al Regolamento Unico e all’attuazione della delega – conclude il ministro – il decreto consentirà di dare nuova linfa a un settore come le costruzioni, che rimane perno centrale dell’economia italiana”.