(Teleborsa) – Presentato all’Aeroporto di Milano Bergamo il Fact Book annuale sulla competitività del trasporto aereo in Europa, a cura del centro ICCSAI, che fotografa la crescita del traffico passeggeri rimasta decisamente positiva seppur in rallentamento, al contrario del traffico merci che ha chiuso il 2018 con segnali di stagnazione (+1,9%) ed ha registrato nel 2019 valori in contrazione (-3,5%).
Nello specifico il volume di traffico passeggeri in Europa è cresciuto nel 2018 del 5,3%. Il dato è simile alla crescita del Nord America, +5%, mentre rimane più elevata la crescita che caratterizza i mercati Asiatici, +8,1%. L’Italia nel corso del 2018 è cresciuta del 5,7%.
In termini di traffico passeggeri, “il mercato italiano batte l’Europa” – ha confermato Renato Redondi dell’ICCSAI in una intervista a Teleborsa – con una crescita che è superiore a quella della media europea e pari a quella di Paesi quali la Spagna ed il Regno Unito. “Fotografia completamente diversa invece per quanto riguarda il traffico merci”, ha affermato Redondi, citando una contrazione “significativa” del mercato nel 2019.
Il Gruppo Alitalia conserva il 41,6% del mercato domestico, seguita da con una quota del 30% da , che sale al 28,2% nel mercato Italia-Europa. Il rapporto annuale ICCSAI evidenzia la stabilizzazione dal 2015 della quota low cost sulla direttrice Italia-Europa, che nel 2018 si attesta al 51,8%. Il gruppo si consolida al primo posto in Europa, grazie all’acquisizione degli asset di Air Berlin e agli investimenti in Eurowings, raggiungendo quota 143 milioni di passeggeri, davanti a Ryanair con 139,1.
Il trend mondiale delle merci nel 2018 è stato positivo con incrementi pari al +3,4% (ACI world report), crescita tuttavia dimezzata rispetto al +7,7% del 2017. Il rallentamento è stato più evidente in Europa e Asia, e può essere in parte ricollegato agli effetti delle mutate politiche nazionali, più protettive che in passato, si pensi all’imposizione di maggiori dazi commerciali.
In Italia durante il 2018 e nel 2019 è proseguita l’incertezza che accompagna le sorti di Alitalia tuttora in regime di amministrazione straordinaria. Air Italy ha avviato la nuova gestione caratterizzata dall’importante presenza nell’azionariato di Qatar Airways e dallo spostamento della propria base principale su Malpensa. Lo spostamento dalla storica base di Olbia e la pressoché contestuale perdita del bando relativo ai servizi di continuità territoriale con la medesima città, base storica di Meridiana, è un elemento di discontinuità importante nelle dinamiche di sviluppo del trasporto aereo da/per la Sardegna.
Il settore del trasporto aereo ha registrato a livello europeo nel corso del 2018 una crescita pari a +5,3%. Il 2018 mostra una maggiore stabilità in Italia rispetto al resto dell’Europa dove pare più evidente la parabola dell’andamento del traffico nell’ultimo quinquennio. Il dato europeo dell’ultimo quinquennio determina una crescita annua equivalente pari al 5,7% ben superiore al 4% (media storica del settore).
La somma del traffico registrato dai 244 aeroporti monitorati oltrepassa il valore di 1,7 miliardi di passeggeri movimentati. Tutti i Paesi europei hanno registrato tassi positivi. La crescita è apparsa più debole in Svezia, Norvegia e Danimarca (rispettivamente con tassi pari a +0,5%, + 2,1% e +3,5%) ove è inferiore la penetrazione di mercato dei tre grandi vettori low cost (Ryanair, e Wizzair) e, sia Norwegian sia SAS, non brillano per performance di crescita.
L’Italia mantiene la sesta posizione in Europa per volumi di traffico merci, dietro anche a Olanda e Belgio. I primi tre aeroporti italiani, Malpensa, Fiumicino e Bergamo Orio al Serio, che rappresentano l’85% del traffico merci in Italia sono rispettivamente al 9°, al 18° e al 26° posto a livello europeo.