(Teleborsa) – chiude il primo trimestre dell’anno con risultati nel complesso negativi, che scontano l’andamento negativo della divisione Generazione e Trading ed anche gli effetti su ricavi e costi derivanti dall’integrazione di ACSM-AGAM.
L’utile netto di pertinenza del Gruppo nei primi tre mesi del 2019 risulta in calo a 104 milioni di euro, in flessione rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo del 2018 (173 milioni di euro).
I ricavi sono risultati pari a 2.110 milioni di euro, in aumento di 298 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente (+16%), mentre l’EBITDA si è attestato a 328 milioni di euro, in calo di 80 milioni di euro rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, anche per il venir meno del contributo dei certificati verdi e per gli anomali andamenti climatici. Il Risultato Operativo Netto, pari a 197 milioni di euro, risulta in calo di 90 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2018 (287 milioni di euro).
Generazione di cassa per 24 milioni di euro, nonostante i forti investimenti: a parità di perimetro la Posizione Finanziaria Netta si riduce a 2.998 milioni di euro. Includendo gli effetti contabili derivanti dall’applicazione dell’IFRS 16 la Posizione Finanziaria Netta si attesta a 3.110 milioni di euro
Guidance 2019 positiva. Le attese del management circa le performance economico-finanziarie del 2019 sono “buone” nonostante il venir meno del contributo dei certificati verdi (oltre 100 milioni di euro di contributo al risultato operativo lordo del 2018): il Margine Operativo Lordo è atteso tra 1.155 e 1.185 milioni di euro (inclusi 25 milioni di euro di partite positive di reddito non ricorrenti); la redditività netta è attesa tra 300 e 330 milioni di euro. La forte generazione di cassa operativa sarà utilizzata per finanziare investimenti record (previsti circa 700 milioni di euro) che, unitamente alla distribuzione di maggiori dividendi, determineranno un
assorbimento netto di cassa di circa 200 milioni di euro.