(Teleborsa) – Dopo avere subito multe per complessivi 9,5 miliardi di dollari nell’Unione Europea, Google deve chiarire ancora una volta alcune funzioni con Bruxelles, in questo caso ‘Google for Jobs’. Il dubbio della Commissaria Margrethe Vestager, il cui mandato scadrà a ottobre, è che quella funzione pecchi delle stesse pratiche anticompetitive del servizio di shopping per cui Google fu multato nel 2017 dalla Ue per 2,7 miliardi.
“Stiamo studiando se la stessa cosa sia successa in altre parti delle attività di Google, come il business delle ricerca di lavoro chiamato Google for Jobs”, ha detto Vestager ieri in un discorso alla Business Forum of the German Ambassadors’ Conference di Berlino pubblicato sul sito della Commissione Ue.
Un portavoce di Google ha fatto sapere che “trovare lavoro può essere difficile quindi lavoriamo con chi offre lavoro per creare una migliore esperienza su Search. Chiunque offre lavoro – da un datore di lavoro individuale a piattaforme di annunci – può usare questa funzione e molti di loro hanno visto un aumento significativo del numero di domande di lavoro ricevute. Dal lancio, abbiamo compiuto varie modifiche per tenere conto dei feedback dell’Europa”. L’inchiesta, seppur ancora in fase preliminare, sembra sia scattata su richiesta di 23 siti di annunci di lavoro europei.