Un giugno positivo per le assunzioni nelle PMI. La CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) ha pubblicato il report mensile redatto dal proprio Centro Studi sull’andamento dell’occupazione all’interno delle piccole e medie imprese italiane (grazie alle informazioni provenienti da un campione di circa 20.000 aziende associate che occupano 133mila dipendenti) che certifica un aumento degli occupati del 3% su base annua e dello 0,9% rispetto a maggio 2018. Numeri incoraggianti, nonostante l’economia stia vivendo una fase piuttosto delicata, con la crescita in leggero calo rispetto ai trimestri precedenti.
I dati dell’occupazione nelle PMI a giugno 2018
Le PMI e gli artigiani stanno continuando ad assumere nonostante la fine del Jobs Act. Secondo i dati dell’Osservatorio lavoro della CNA, a giugno le assunzioni sono cresciute dell’11,7% rispetto a maggio 2018, un aumento nettamente superiore rispetto all’incremento dell’8,9% delle cessazioni. La crescita dell’occupazione di giugno 2018 ha fatto segnare un nuovo record di occupati, perlomeno da quando esiste l’Osservatorio lavoro della CNA.
Aumentano i contratti a tempo determinato
Se da un lato c’è la buona notizia dell’aumento dell’occupazione, dall’altro è necessario evidenziare che la maggior parte dei nuovi contratti sono a tempo determinato. Le aziende preferiscono sempre di più questa soluzione (o contratti alternativi come l’apprendistato e il lavoro intermittente) rispetto al contratto a tempo indeterminato, che nel giro di tre anni e mezzo è passato da essere utilizzato nell’85,1% dei casi al 63,3%. Nello stesso periodo, il contratto a tempo determinato è passato dal 6,9% al 23,8%, mentre il contratto da apprendistato è cresciuto del 4,3% passando dal 5,4% al 9,7%.